Come ogni anno, arriva puntuale il rapporto sul costo di produzione dei nuovi iPhone: negli Stati Uniti d'America il margine di guadagno è di circa il 69 percento, in Europa supera il 70%.
Secondo l’azienda, il colosso di Cupertino spende tra i 200 e i 247 dollari per l’iPhone 6, e tra i 216 e i 263 dollari per l’iPhone 6 Plus. Ovviamente sono solo stime e tengono in considerazione esclusivamente la componentistica e l’assemblaggio, senza calcolare la ricerca, la progettazione, il marketing, la distribuzione e molto altro.
Il processore A8 utilizzato nei nuovi iPhone avrebbe un prezzo superiore di 3 dollari rispetto alla generazione precedente, arrivando così a costare circa 20 dollari, una cifra molto simile alla quella raggiunta dalla somma dei prezzi dei sensori e del chip NFC di NXP Semiconductors che, affiancato da un amplificatore di segnale prodotto da Ams AG, dovrebbero costare all’azienda circa 22 dollari.
Lo schermo e il touch screen - forniti ad Apple da LG e Japan Display - si confermano i componenti più costosi, e pesano a Tim Cook e soci 45 dollari per la versione da 4.7” (che rispetto alla versione da 4” utilizzata nell’iPhone 5 e nell’iPhone 5S costa 4 dollari in più) e 52,50 dollari per la versione da 5.500.
In ogni caso, anche quest’anno il costo lavoro per ogni dispositivo è fisso tra i 4 dollari e i 4,50 dollari, e considerando i listini negli Stati Uniti d’America, proprio come succedeva con l’iPhone 5 e l’iPhone 5S, i margini di guadagno - considerando esclusivamente la componentistica e la forza lavoro - per l’azienda capitanata da Tim Cook dovrebbero essere di circa il settanta percento.
(David)
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